Per la grande installazione al MACRO Saraceno si è ispirato alla favolosa teoria della Ville Spatiale, esposta nel 1956 da Friedman e poi riproposta più volte, una delle quali a Zurigo, supposizione di architetture e di infrastrtutture che possano essere continuamente adattate e ‘vivificate’ da chi le abita.
Tomás Saraceno
Dimore reticolari sospese nello spazio come giardini fluttuanti; strutture impervie, eppure così rapidamente percorribili se contemplate all’interno di un universo virtuale, libero dai limiti imposti dalla forza gravitazionale. L’opera di Tomás Saraceno, tra architettura e ricerca di un equilibrio ecologico con il nostro pianeta.