Con il 2011 si inaugura il secondo ciclo di mostre collettive della serie Circuiti Dinamici promosse dall’Associazione Circuiti Dinamici già Circolo Culturale Bertolt Brecht e curate da StatArt (Daniela Pacchiana – Jessica Paolillo – Carmen Tatò). Progetto ideato col fine di rendere “reale” un’arte che molto spesso nasce e vive solo nel web. Si crea così un circuito dinamico che coinvolge mondo virtuale e mondo reale intessendo una rete di scambi e di connessioni reciproche. L’artista diventa l’attore, l’ideatore sia nel web che nell’epifania della creazione che accade qui e ora. In particolare questa interconnessione avviene nella performances che nel web vivono solo per metà. Arte come un circuito: mai statico, ma dinamico, mutevole e vario. Trentadue i giovani artisti selezionati con trentadue interpretazioni diverse del tema, indagato attraverso differenti tecniche esecutive che spaziano dalla pittura alla fotografia, dall’installazione al disegno, dalle performances ai video. Per ogni ciclo si è pensato di proporre un artista maturo al fine di creare un confronto, un dialogo e una visione dilatata nel tempo: le esperienze artistiche sono cicliche o no?
Gli artisti protagonisti in questa occasione sono: Giuseppe Abbati, Daria Baiocchi, Antonella Besia, Davide Marega, Alexandra Matveeva, Maria Cristina Sammarco, Jacopo Silvestri.
Circuiti Dinamici, Astratti e metafisici sono i cardini di questa mostra: Alexandra Matveeva compie una disamina di se stessa nella serie Attimi Riflessi. Nove autoritratti in bianco e nero che carpiscono l’immagine riflessa negli specchi di una casa americana dell’ottocento. In Orme di Antonella Besia emerge invece il rapporto uomo-natura. Il candore lunare del corpo liscio e sinuoso, che si raggomitola quasi contorcendosi per ritrovare il legame primordiale, contrasta con la ruvidezza dei rami secchi e spezzati che indicano la caducità della natura. La ciclicità della vita è affrontata da Jacopo Silvestri nel Trittico della morte che parte come riflessione sul tale tema, ma anche qui si mette in atto quel processo di rigenerazione. In La metafisica non è più di moda l’artista indaga lo spazio, la figura e le rese “atmosferiche”: filosofia e arte si fondono e confondono. L’apparente astrattismo di Davide Marega cela l’essenza della spiritualità che viene colta solo dopo un’osservazione più intima e meditata: Campo di grano; La tempesta che suscitano le percezioni sensoriali. Atmosfere delicate, perlacee, quasi acquarellate costituiscono le opere Senza titolo di Maria Cristina Sammarco: “paesaggi” astratti composti dal solo pigmento e materia che suscita i sensi dell’osservatore, trasportandolo in mondi contemplativi e meditativi, pacati e sereni. Giuseppe Abbati gioca con le identità attraverso le scomposizioni dei volti dei soggetti che, grazie alla tecnica del collage e della frammentazione del colore, divengono specchio dell’interiorità. Chiari riferimenti a Bacon e ai dadaisti: In balia della mente e Dai una nuova direzione. Immagini immerse in una contemporaneità dissolvente.
Daria Baiocchi, compone le musiche per il video-performance Belle di Luis Fernandes, che racconta attraverso le immagini, trasparenze, sovrapposizioni, riflessioni della luce e dei suoni, l’estetica del movimento dei corpi e del reale che li circonda.
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Sede: Associazione Circuiti Dinamici (giá Circolo Culturale Bertolt Brecht) – Via Giovanola 19/C – Milano
Date: 14 Febbraio – 3 Marzo 2011
Orari: Dal Martedì al Giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Vernissage: 14 Febbraio 2011, ore 20.00
Autori: Giuseppe Abbati, Daria Baiocchi, Antonella Besia, Davide Marega, Alexandra Matveeva, Maria Cristina Sammarco, Jacopo Silvestri
Curatore: StatArt (Daniela Pacchiana – Jessica Paolillo – Carmen Tatò)
Catalogo: A cura dell’Associazione circuiti Dinamici e Statart
Biglietti: Ingresso libero
Info: Cell. 393312995313
Ufficio Stampa: Statart | ufficiostampa.statart@gmail.com
Genere: Collettiva, Arte Contemporanea
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