La Bauhaus a Londra e la Long Chair di Breuer / di Livia Dubon Bohlig

Anni ’30. Nei corridoi degli appartamenti in Lawn road (Hampstead, nord Londra), si incontrano personaggi come Agatha Christie, Walter Gropius, László Moholy-Nagy e Marcel Breuer. Quest’ultimo, in questo suo breve periodo britannico, progetta anche alcuni mobili per Isokon, la ditta dei visonari coniugi Pritchard che, seguendo la loro passione per Le Corbusier, introducono i principi [...]

Anni ’30. Nei corridoi degli appartamenti in Lawn road (Hampstead, nord Londra), si incontrano personaggi come Agatha Christie, Walter Gropius, László Moholy-Nagy e Marcel Breuer. Quest’ultimo, in questo suo breve periodo britannico, progetta anche alcuni mobili per Isokon, la ditta dei visonari coniugi Pritchard che, seguendo la loro passione per Le Corbusier, introducono i principi del razionalismo in Gran Bretagna proprio con gli appartamenti in Lawn road (1934). Tutti i mobili in ogni dettaglio sono costruiti in plywood perchè gli Inglesi sono troppo tradizionalisti per usare mobili in metallo, tanto distintivi di Breuer, ma anche perchè Jack Pritchard ha una stretta relazione con la Venesta Plywood Company in cui aveva precedentemente lavorato.

Long Chair di Marcel Breuer, prodotta da Isokon

Nacque così la Isokon Long Chair, prima sperimentazione di Breuer in plywood, ispirata ad Alvar Aalto e modellata sulla sua sedia in alluminio del 1932-33. La  Long Chair faceva parte della mobilia in dotazione con gli appartamenti Isokon: un mondo utopico che voleva creare un’unità minima abitativa funzionale che favorisse la socializzazione e che fosse una soluzione moderna al problema londinese degli allogi popolari.

Livia Dubon Bohlig

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