dal 7.5 al 31.5.2011 :: PERIGRAFIE / Galleria L.I.B.R.A. Arte Contemporanea, Catania

Negri parte dal segno ed è proprio il segno che lo contraddistingue. Il di-segno si articola e diventa moltitudine, diventa superficie e spazio, crea dialoghi rivolti a sondare una realtà visionaria propria dell’artista. È una ricerca di luce verso una dimensione di conoscenza del Vero.
Dal testo in catalogo di Duccio Trombadori:
Tutto inizia dalla notte, e [...]

Negri parte dal segno ed è proprio il segno che lo contraddistingue. Il di-segno si articola e diventa moltitudine, diventa superficie e spazio, crea dialoghi rivolti a sondare una realtà visionaria propria dell’artista. È una ricerca di luce verso una dimensione di conoscenza del Vero.

Dal testo in catalogo di Duccio Trombadori:

Tutto inizia dalla notte, e tutto in essa rifluisce. Quello scuro fondale, quel velo nero dove l’occhio si diffonde a dismisura tra spazi suturati senza confine, è il risultato di una campitura impeccabile che lascia percepire l’aperta prossimità di un aere levigato a carbone, universo indeterminato di astri luminosi e appena alleggerito da sensibilissime varianti  di tono.

Riccardo Negri, “Respiro”, 2011. Grafite su carta, cm110 x 110

Riccardo Negri enuncia l’estro della sua  espressività nutrita da una passione figurativa che non circoscrive la misura sensibile nell’ambito puramente documentario ma su di esso fa leva per ottenere il più ambizioso dei risultati estetici: mediante il visibile, fare esperienza dell’invisibile. La sua mano sonda profondità spaziali e trasparenze atmosfericche in una fitta trama di segni che articola il piano in allusione progressiva della forma.  L’occhio non riposa sulla  omogeneità apparente del velo notturno bensì cerca di penetrare la selva grafica per inseguire slittamenti di spazio e luce, immagina filiazioni, entropie generative dalla notte al giorno, come alba primordiale del mondo, o pure intima fisiologia del ritmo vitale  e delle sue necessarie scansioni genetiche.
L’elenco delle cose viste ha valore di preambolo per una più vasta aspirazione emotiva, quella di andare « oltre  il segno », in uno scambio simbolico tra apparenza percepita e verità evocata.
« Perigrafia », verrebbe di dire pensando alla parola greca « perigraphé », ovvero circoscrizione. Proprio perché il procedimento espressivo di Riccardo Negri effettua la sua indagine sulla verità ed adopera il disegno come tratto che imprigiona e riduce ciò che contiene nei limiti ben fissati dello spazio e del tempo.
La forza del disegno di Negri, che cattura attonite fisionomie fiorite dal nulla dello spazio bianco (e che in esso appaiono come sprofondate, per la procedura dissolvente dei tratti di grafite ), rinvia così a meditare sul valore e il limite dei simulacri visivi, come convenzioni   per comunicare più profonde (ed invisibili) presenze ontologiche (« aliquid stat pro aliquo »).
E il senso di inaudita e misteriosa infinità che Negri cerca sempre di indagare con l’occhio del disegnatore eccellente, in quanto anima e radice creativa che  dà valore e significato all’insieme della  sua emergente espressività.

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Sede: Galleria L.I.B.R.A. Arte Contemporanea – Via Pola 11/c – Catania
Date: 7 Maggio – 31 Maggio 2011
Orari: Dal Martedì alla Domenica, dalle ore 16.30 alle ore 20.30
Vernissage: 7 Maggio, ore 18.00
Autori: Riccardo Negri
Curatore: Duccio Trombadori
Biglietti: Ingresso libero
Info: info@gallerialibra.com
Genere: Personale, Arte Contemporanea

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