Quarta edizione di NODE, il Festival Internazionale di Musica Elettronica e Live Media, organizzato da Urban Blocks e Zymogen in collaborazione con la Galleria Civica di Modena, coprodotto con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Modena.
Venerdì 10 e sabato 11 giugno 2011 a Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103, sono in programma due serate nel corso delle quali si esibiranno gli artisti tedeschi OVAL e Senking, il norvegese Erik Skodvin, lo statunitense Shigeto, Leafcutter John dall’Inghilterra e l’italiano Alessio Ballerini.
“Nel corso degli ultimi tre anni – dichiara uno degli organizzatori, Filippo Aldovini – abbiamo ricercato il punto di contatto fra antico e moderno, elettrico ed elettronico, visivo ed uditivo. La quarta edizione del festival ci impone un cambiamento: ora NODE sposta il proprio baricentro verso artisti che hanno fatto del pensiero che sta dietro alla musica il punto focale e la genesi del proprio lavoro.”
Il festival, che si muove come di consueto nell’ambito dell’incontro delle arti visive con la musica e le nuove tecnologie, dà spazio alla sperimentazione musicale, coerentemente con la vocazione della Galleria Civica di Modena e con l’indirizzo impresso dalla nuova Direzione dell’Istituto, impegnata a indagare il contemporaneo in tutte le sue declinazioni.
Le performance, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, si terranno a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103, a Modena, a partire dalle 21.00 e saranno trasmesse in diretta audio-video nel chiostro del Palazzo per consentire al maggior numero di persone di seguire i live.
L’evento è organizzato in collaborazione con Studio’s, Modena.
Media partner Busta e Zero.
Programma delle serate – Sala Grande di Palazzo Santa Margherita -
10 giugno 2011
Senking
Erik K Skodvin
Alessio Ballerini
11 giugno 2011
Oval
Shigeto
Leafcutter John
Chiostro di Palazzo Santa Margherita
diretta audio video delle performance
Note Biografiche
OVAL: Markus Popp è uno dei più importanti compositori di musica elettronica contemporanea. Album leggendari come “Systemisch” (Mille Plateaux, 1994), “94 Diskont” (Mille Plateaux, 1995) e “Dok” (Thrill Jokey, 1998), lo annoverano come pioniere del concetto estetico di glitch, l’errore che diventa elemento musicale, ormai diventato uno standard comunicativo per un’intera generazione di compositori, e che lo ha portato a lavorare con personalità come Björk, e Ryuichi Sakamoto.
Dopo quasi dieci anni di silenzio artistico, nel 2010 Oval pubblica “O” opera monumentale composta da 70 brani. Markus Popp crea un’opera comprensibile soprattutto a chi si avvicina alla musica con grande dedizione e attenzione e anche il suo live riflette quest’attitudine senza mezze misure, con vortici sonori proiettati con la perizia di uno dei più grandi artigiani sonici dei nostri tempi.
Senking: Senking è il nome d’arte di Jens Massel, produttore tedesco attivo fin dagli anni ‘90, diventato uno dei nomi di riferimento nel circuito “Raster-Noton”, etichetta culto nel campo della musica elettronica minimale. Le sue produzioni sono caratterizzate da una ricerca melodica inconsueta capace di creare paesaggi sonori futuristici e cinematografici che rievocano l’arte di maestri come Angelo Badalamenti e John Carpenter. Il suo ultimo album “PONG” (Raster-Noton, 2010) è un riuscito ibrido tra l’austerità minimale tipica del collettivo tedesco e la scienza sonica del nuovo Dub britannico. Il suo live sarà una sorta di incontro immaginario tra Shackleton, Alva Noto e Pan Sonic arricchito dall’accompagnamento visivo progettato in esclusiva per NODE da Byetone, direttore artistico della Raster-Noton.
Erik K Skodvin: un gradito ritorno a NODE quello di Erik Skodvin, metà degli stessi Deaf Center che aprirono nel 2008 la prima edizione del festival con un concerto memorabile accompagnato dalle immagini di Claudio Sinatti. Nel 2011 è uscito un nuovo album del duo norvegese, ma è anche l’anno in cui Skodvin ha deciso di darsi anche una nuova identità solista, con il suo nome di battesimo, dopo svariate pubblicazioni con lo pseudonimo Svarte Greiner (‘Knive’ e ‘Kappe’ le più importanti entrambe pubblicate su Type Records).
Grafico, direttore artistico della rispettata realtà discografica “Miasmah” e produttore poliedrico, con l’album “Flare” (Sonic Pieces, 2010) Erik Skodvin unisce la cupa elettro-acustica di Svarte Greiner con il neo-classicismo dei Deaf Center, producendo un effetto di grande impatto emotivo. Con strumenti acustici (chitarra, pianoforte) e l’ausilio del computer Erik saprà creare una nuova dimensione rispetto a quelle esplorate con i precedenti progetti portandoci per un breve momento in un nuovo universo sonoro. Intimo, malinconico e nuovamente coinvolgente.
Shigeto: Zachary Shigeto Saginaw è un esponente di punta della nuova scena sperimentale hip-hop americana, la stessa di cui fanno parte artisti come Flying Lotus, Nosaj Thing e Baths. Non è un caso che il suo album di debutto “Full Circle” (Ghostly, 2010) sia uscito proprio per quella Ghostly Records che nei primi anni duemila ha pubblicato seminali album per il genere come “‘One/Three” di Dabrye.
Shigeto unisce la lezione dei maestri alla propria sensibilità eclettica e senza barriere stilistiche aggiungendo profondità e contenuti. Il suo background come batterista (in formazione live con “School of Seven Bells”) lo porta a lavorare partendo da una ricerca ritmica molto articolata.
Nel suo debutto italiano a NODE sarà affiancato proprio dalla fedele batteria e dal laptop, ma è difficile prevedere verso quale dei due strumenti concentrerà l’evoluzione della performance.
Alessio Ballerini: è uno dei nomi più interessanti della nuova scena elettro-acustica italiana sia come compositore che come figura chiave dell’AIPS (Archivio Italiano Paesaggi Sonori). In occasione di NODE 2011 presenterà il progetto audio/video “Natura e sua trasfigurazione fuori sincro” ideato in collaborazione con il video artista Marco Molinelli (Postodellefragole)”. Secondo il “matrimonio forzato” nell’Audiovisione di Michel Chion, eliminando il suono originale di un film ed aggiungendo musiche anche in assoluto contrasto ed in modo aleatorio otterremo punti di sincronizzazione sbalorditivi o comunque inattesi. Nella videoarte si ricerca costantemente il sincro in tutti i modi e con tutte le tecniche. Questo lavoro mette in luce l’esistenza di questi punti solamente accostando il suono all’immagine. Paesaggi naturali e suoni della natura trasfigurati “percepiti da un orecchio immateriale, liberati dal nostro confuso tempo umano”, dove i suoni e le immagini di diversa estrazione vanno a creare un mondo nuovo, un’altra dimensione dove tempo reale o irreale e performance in real-time o meno sono solo termini che si con-fondono.
Leafcutter John: alcuni conoscono Leafcutter John come membro della band britannica “Polar Bear”, altri per i suoi remix illustri e altri ancora per il suo lavoro di programmatore e sviluppatore di software musicali (Forester), ma una cosa è certa: chi ha, almeno una volta, avuto a che fare con l’alter ego di John Burton difficilmente ne è rimasto indifferente.
Lo stesso Burton non deve aver avuto vita facile quando si è trovato a gestire a metà degli anni 2000 un completo cambio di direzione compositiva passando dall’astrattismo glitch dei primi due album su “Planet MU” (tra cui “The Housebound Spirit”, 2003) al folk digitale del bellissimo “The Forest and The Sea” (Staubgold, 2006), un capolavoro assoluto di cantautorato contemporaneo che ha scomodato paragoni con personalità come Nick Cave (con cui, tra l’altro, ha suonato più volte dal vivo) e Robert Wyatt in versione iper-moderna. Dopo questo album un silenzio che ormai dura da quasi cinque anni, interrotto solamente dalla pubblicazione di una sessione live intitolata “Tunis” (Tsuku Boshi, 2010) in cui si è confrontato con registrazioni ambientali effettuate a Cartagine e Tunisi durante l’E-Fest.
Info: www.node-live.com
Latest updates: www.twitter.com/nodefestival
Tag:Contemporary Music Festival, Electronic Art Festival
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