Alla sua nona edizione torna LPM il meeting che ha letteralmente invaso le strade del Pigneto con performance, workshop ed installazioni di più di 500 tra vjs, artisti audiovisivi e performers dei nuovi media. Storico appuntamento che dal 2004 richiama appassionati e studiosi da tutto il mondo.
La manifestazione, dedicata alla cultura visuale contemporanea, alla sperimentazione e alla ricerca nel campo digitale, intende fornire uno spazio flessibile e liberamente fruibile, un luogo di riflessione e condivisione per l’incontro e lo scambio di conoscenze e tecnologie.
L’edizione di quest’anno vanta una nuova proposta curatoriale. Gli artisti, dai backgrounds e dalla creatività estremamente differenti, hanno infatti fornito una loro personale interpretazione per una delle sette tematiche e aree di ricerca proposte: Re-encode, Videntity, Cinematic Derives, Sensible Data, 3D-stereoscopic, Urban Art Media Drifts e Video Mapping.
La video artista ungherese Andrea Sztojánovits aka Nano (HU) è la curatrice della sezione Re-encode che, all’interno di un’emozionante atmosfera di performances live, ha svolto un’indagine sul rapporto tra performance video e touch technology dei nuovi dispositivi comunicativi.
Videntity è l’ambito coordinato da Francesco Macarone Palmieri aka Warbear (IT) e dedicato al rapporto tra teoria queer e performance video, dove il linguaggio artistico si confronta con le tematiche relative a genere ed orientamento sessuale. Un’esplorazione della visione decentrata e fratturata del corpo nella quale il video diviene uno strumento di emancipazione.
Laurent Carlier (FR), organizzatore del “Vision’R” di Parigi, ha proposto e coordinato Cinematic Derives, una line-up di artisti che spazia dal teatro delle ombre al cinema sonorizzato dal vivo, dalla video arte al vjing, dalla laptop performance alla networked performance.
Sensible Data è invece la sezione coordinata da Salvatore Iaconesi aka xDxD, Arturo Di Corinto (IT), l’area d’indagine esplora le modalità in cui le nostre informazioni vengono condivise oltre che utilizzate e presenta i fattori chiave per difendere libertà e diritti personali. Una serie di conferenze e spettacoli dal vivo hanno approfondito infatti i temi del libero accesso ai dati mediante sentieri innovativi e creativi.
Joanie Lemercier aka Crustea (FR) ha coordinato la 3D-Stereoscopic, l’attuale tecnica del video stereoscopico capace di riprodurre una visione tridimensionale e creare un illusione di profondità di un’immagine. All’interno della sezione sono stati mostrati progetti che, sfruttando questa tecnica di completa immersione percettiva, sperimentano nuovi livelli di espressività.
L’Urban Art Media Drifts, coordinato da Claudio Musso (IT), è la sezione rivolta a tutti gli esperimenti che legano le azioni dell’arte urbana alle tecnologie digitali. Con l’avvento delle tecnologie legate alla proiezione e l’aggiornamento tecnologico, la ricerca stilistica dell’Urban Art si rinnova ed apre nuovi sentieri visual, nella pratica del Vjing e della video arte.
Il Video Mapping, settore gestito da Miguel Gozalbo – Telenoika (ES), è una tecnica di video-proiezione in grado di trasformare ogni superficie riflettente in un display video. Le immagini, adagiandosi su superfici improbabili e trascendendo lo storico concetto di schermo, creano un effetto illusorio spettacolare in una stretta relazione con le superfici.
Altra novità di quest’anno la tappa nella capitatale di VJ Torna, concorso nato a Budapest nel 2004 con l’obiettivo di riunire e ispirare video artisti e VJ della scena locale e internazionale. Mediante la pratica del Vjing, l’artista caratterizza uno spazio pubblico mixando dal vivo, a ritmo della musica elettronica di un dj, immagini proiettate realizzando uno spettacolo di luci ed effetti visivi.
La giuria formata da Gianluca Del Gobbo (FLxER), László L. Laki (Cinetrip, VJ Torna) e Andrea Sztojánovits (Skylab) ha premiato per la categoria Vj Battle Champion Luminator (Poland) graphic designer ed interior architect. VJ Eletroiman (Brasil/Spain) è invece il vincitore di questa tappa italiana del VJ Torna. L’artista, organizzatore del Festival Visual Brasil, con il suo linguaggio ibrido realizza dal 2003 un dialogo tra le varie tecniche video, fotografiche ed illustrative proponendo temi d’identità e della cultura brasiliana.
Le installazioni legate al meeting s’allargano a macchia d’olio in tutto il Pigneto presso eccezionali location come la Libreria femminista e Queer “Tuba” e il Contesta Rock Hair dove Simona Santopaolo con Sguardi contemporanei dona l’immagine di un mondo in rapida trasformazione. La Libia, l’Africa, la Cina, nuovi scenari che si impongono dove il ruolo di protagonista dell’Occidente è presto soppiantato da quello di spettatore.
La manifestazione approda nei bar e nei club storici del quartiere quali Forte Fanfulla e Officine Pigneto dove Federico installa la Famiglia Madiaset, un piccolo focolare contemporaneo riunito attorno al camino-televisore, moderno simbolo d’aggregazione. Personaggi dal volto di schermo televisivo al quale sono attirati e dal quale sono controllati.
Non ci resta che attendere impazienti le nuove proposte per il prossimo appuntamento ad Est con la tappa di Minsk, una decima edizione che si svolgerà nel novembre 2011 in Bielorussia.
Alessia Colasanti
evento visitato il 19 e il 20 maggio 2011
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