Dopo il grande successo riscosso al Musèe national Marc Chagall di Nizza e all’Ara Pacis di Roma, raggiunge Verona la possibilità d’intraprendere un viaggio unico ed emozionante nel ‘mondo rovesciato’ del grande pittore russo, ricordato a 25 anni dalla sua scomparsa. La mostra è a cura di Maurice Fréchuret ed Elisabeth Pacoud-Rème.
«Non vorrei essere simile agli altri; voglio vedere un mondo nuovo»: queste parole fluttuano sulla preziosa parete settecentesca della prima sala del piano nobile di Palazzo Forti, dove ha inizio un’avventura, in parte attesa dallo spettatore, e che non delude; al tempo stesso assolutamente inaspettata e commovente.
Le legittime attese; poiché chi non si aspetta magia, favola e tripudio di intensi colori quando sceglie di visitare una mostra su Marc Chagall? Domanda retorica, tutti.
Le emozioni inaspettate; poiché percorrendo le sale si entra in un mondo che si credeva di conoscere e aver ormai pienamente metabolizzato, tra nozioni d’avanguardia, surrealismo e infarinatura generale di ebraiche tradizioni. Non è così: il linguaggio di Chagall non è codificabile, è solamente suo, radicato nella sua memoria, eppure sentiamo che ci appartiene, capace di risvegliare un arcano sentimento della vita che travalica i confini delle religioni e delle ormai spesso logore categorie del pensiero che tentano d’imbrigliarlo.
I confini gravitazionali sono fin da subito aggirati come ostacoli da superare per «vedere un mondo nuovo», L’uomo con la testa rovesciata è la prima opera che ci accoglie, e l’olio più antico in mostra. L’iperbolica curva segnata dalla tensione del torace e della testa che si ribalta acrobatica all’indietro è la culla immaginaria in cui Chagall custodirà tutti i suoi sogni e il desiderio d’amore, di ritorno all’abbraccio materno, che si ripete come un marchio inconfondibile. A volte sono rivolgimenti solitari, come in quest’opera, e in molte altre che sono presenti in mostra, per esempio in alcune figure che campeggiano nel caos di Resistenza, una delle tre tele che compongono il trittico dipinto tra il 1937 e il 1948 che in mostra si può contemplare nel salone principale: trionfante e suggestivo nell’allestimento, circondato dalle splendide incisioni bibliche degli anni Cinquanta, accompagnate dalle lastre di rame originali.
La mostra offre, infatti, una possibilità di confronto tra le diverse tecniche espressive amate ed utilizzate da Chagall, con una particolare attenzione all’incisione ed al disegno, con alcuni interessanti accostamenti dello stesso soggetto realizzato in modi diversi.
Ritornando a quello che si può definire ‘l’abbraccio perpetuo’, solitario o condiviso nella coppia, umana o animale, che si trasforma spesso in una surreale metamorfosi, lo si ritrova in una delle opere più intense dell’intero percorso: La Resurrezione in riva al fiume, dipinta nel 1947, a soli tre anni dalla tragica scomparsa dell’amatissima prima moglie Bella. Si itera, è quello di una madre col piccolo in grembo (forse Chagall stesso?), di un violinista, presenza imprescindibile, la colonna sonora silente delle tappe della vita, di un angelo blu che si perde nel fluire violaceo di una cascata di malinconia che affianca il fiume e la città, memoria perenne di Vitebsk, ancora infuocati dal ricordo recente della guerra. A sinistra in basso Bella che legge, sopra di lei, nell’ultimo abbraccio dell’asino è accolto Chagall che dipinge: la pittura è salvezza, è resurrezione, è presenza dell’assenza; ripetutamente il pittore si rappresenta nell’atto di dipingere laddove la memoria può salvare qualsiasi cosa dall’oblio.
Il mondo sotto sopra può essere perciò inteso anche come il ‘tempo sotto sopra’, come nel teatro, nel circo, luoghi frequentati, talvolta decorati e spesso evocati nelle sue opere, dove la logica della consequenzialità temporale è compromessa e il passato, presente e futuro si rispecchiano l’uno nell’altro in un gioco di mirabolanti acrobazie fisiche e mentali, che Chagall ci fa rivivere all’interno di ogni sua opera.
Tutto ciò ritorna, si articola e anche si diversifica nelle 138 opere di un percorso ricchissimo, suddiviso per temi: dalle scene fiabesche e meravigliose alla centralità dell’immaginario religioso, sino all’intreccio con le visioni surrealiste, e alle illustrazioni del suo ciclo poetico, per finire con i paesaggi ed il mondo dello spettacolo. Una piccola sezione è dedicata infine ai suoi autoritratti, sin dalle prime prove la sua testa bizzarra non si arrende a rimanere appoggiata sul suo corpo e l’acrobazia dello sguardo (che poi spesso imponeva alla tela rigirandola sul cavalletto, non potendo egli stesso sfidare le leggi fisiche della gravità, se non coll’immaginazione…) ha inizio.
La si può seguire in questa mostra affascinante e ricca, dove molte delle opere provengono da collezioni private e saranno perciò difficilmente a breve ancora visibili, e non più tutte insieme; vale inoltre la pena soffermarsi sul video e ascoltare le parole dello stesso Chagall; ci si potrebbe chiedere: prima o dopo la visita?… in questo mondo sotto sopra, in fondo, non fa differenza.
Milena Cordioli
mostra visitata il 25 maggio 2011
In homepage Marc Chagall: “Schizzo per L’aire du temps (L’aria dei tempi)”, 1942. Inchiostro di china, acquerello e gouache su carta, 53,5 × 37 cm. Collezione privata. copyright delle immagini: © Chagall ®, by SIAE 201
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Sede: Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti – Volto Due Mori 4 – Verona
Date: 9 Aprile – 10 Luglio 2011
Orari: dal 9 aprile al 12 giugno 2011: dal Martedì al Venerdì: dalle 9.00 alle 19.00; Sabato e Domenica dalle 10.30 alle 19.00. dal 14 giugno al 10 luglio 201: dal Martedì alla Domenica dalle 10.30 alle 19.00. Chiuso il Lunedì
Vernissage: 8 Aprile 2011, ore 12.00
Autori: Marc Chagall
Curatore: Maurice Fréchuret, Elisabeth Pacoud-Rème. Direzione della Mostra: Paola Marini
Catalogo: Disponibile in sede
Editore: Silvana Editoriale
Biglietti: Biglietti: Intero: 8 Euro; Ridotto: 6 Euro per gruppi superiori a 15 unità; ragazzi dagli 8 ai 14 anni accompagnati da genitori o da adulti responsabili; studenti singoli con tessera o libretto universitario, dal 14° al 30° anno di età; militari e volontari del Servizio Civile Nazionale; iscritti all’Università della Terza Età del Comune di Verona; Card Provincia di Verona; adulti oltre 60 anni; titolari di apposite convenzioni. Ridotto speciale: euro 4,00 scolaresche (dalle scuole elementari alle superiori) di qualsiasi nazionalità accompagnate dagli insegnanti. Ingresso gratuito: bambini fino a 7 anni accompagnati da genitori o adulti responsabili; anziani residenti nel Comune di Verona dopo il compimento del 65° anno di età; portatori di handicap e loro accompagnatori; insegnanti accompagnatori di scolaresche (due per ogni classe indipendentemente dal numero degli studenti) autorità; ospiti dell’amministrazione comunale; organi periferici del ministero per i beni e le attività culturali; possessori tessera icom; giornalisti; Vigili del fuoco; Carabinieri, Polizia, Polizia Municipale, Guardia di Finanza; associazione ex consiglieri comunali di Verona; guide turistiche nell’esercizio della propria attività professionale; persone con specifica autorizzazione rilasciata dalla direzione museale di riferimento; attività di scambi internazionali direttamente organizzati all’amministrazione comunale; possessori della Verona Card per le mostre temporanee. Chiusura biglietteria ore 18.00
Note: mostra organizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura, Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Forti, in collaborazione con il Musée national Marc Chagall di Nizza che l’ha prodotta ed esposta nelle sue sale nell’estate 2010
Info & Prenotazioni: Tel. + 39 02 61 83 64 44 | Tel. + 39 045 80 36 353 | telefax + 39 045 59 71 40 | www.palazzoforti.it
Ufficio Stampa: Studio ESSECI di Sergio Campagnolo | Tel. 049.66.34.99 | info@studiesseci.net | www.studioesseci.net; Ufficio comunicazione Comune di Verona – Assessorato alla Cultura: Roberta Bordignoni | tel. 045 8077839 | e-mail: roberta_bordignoni@comune.verona.it
Genere: Personale, Arte Contemporanea
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