«15.000 metri quadrati per l’organizzazione di una ‘piccola’ mostra sull’Arte Povera», con queste parole Germano Celant ha aperto la presentazione della mostra-evento che distribuirà in alcuni dei principali musei italiani le opere dei protagonisti del movimento nato nel 1967.
La definizione è stata creata dallo stesso Celant in quello stesso anno, ispirata al ‘Teatro povero’ di Jerzy Grotowski, per definire la ricerca di un gruppo di artisti volta all’identificazione dell’elemento primordiale e alla traduzione in ‘materia’ della conoscenza fisica. Il contesto in cui si sviluppa l’Arte Povera è quello internazionale della Process Art, della Land Art e della Conceptual Art, che disegnano e smaterializzano i confini dell’arte stessa all’insegna di una verifica costante di quanto sia possibile la ‘fisicizzazione dell’idea’, e spostano l’attenzione verso la corporeità dei materiali. Collegandosi idealmente alle sperimentazioni di Lucio Fontana e di Alberto Burri, questa ricerca adotta una strategia linguistica che abolisce ogni gerarchia espressiva e materica, con l’uso di processualità e di tecniche diverse, tese a spaziare nel campo della comunicazione visiva in modo ‘sferico’ e non lineare.
La prima mostra, Arte Povera-Im Spazio, fu a Genova, alla Galleria La Bertesca, con la regia di Celant: Paolini, Boetti, Fabro, Prini, Pascali, Kounellis. Era l’autunno del ’67.
L’autunno 2011 si muove all’insegna di quella stessa volontà di proporre all’attenzione del pubblico opere che mostrino la ‘decultura’ dell’arte, con una sottile e profonda assonanza con un momento storico contorto, in cui l’impoverimento deve essere utilizzato come una lente che consenta di vedere l’armonia degli elementi naturali e di riappropriarsene, di conferire nuova dignità alla corporeità degli avvenimenti, da rileggere con un atteggiamento de-costruttivo che tenga conto dei problemi dell’esistenza: «un’arte che trova nell’anarchia linguistica e visuale, nel continuo nomadismo comportamentistico il suo massimo grado di libertà ai fini della creazione» (G. Celant in occasione della seconda mostra di Arte Povera, tenutasi alla Galleria De Foscherari di Bologna nel 1968).
L’iniziativa del 2011-’12 è un’operazione ambiziosa – anche questo aspetto ‘monumentale’ rispecchia una ben precisa volontà di scavalcare, con spirito risolutivo e lungimirante, le difficoltà che opacizzano il mondo dell’arte e della cultura in questo momento – che si traduce in un progetto, probabilmente il primo del genere che sia mai stato realizzato su un movimento dell’arte contemporanea, in cui l’impatto espositivo sarà l’elemento dominante, la linea rossa che descriverà la mappa del sistema museale italiano per circa sette mesi.
Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio: dal Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea di Rivoli Torino con Arte Povera International, alla GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma con Arte Povera alla GNAM, dal MADRE – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli con Arte Povera più Azioni Povere 1968, al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna con Arte Povera 1968, dal MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo di Roma con Omaggio all’Arte Povera, alla Triennale di Milano con Arte Povera 1967-2011, fino allo spazio desueto e rinnovato del murattiano Teatro Margherita di Bari con Arte Povera in Teatro.
Questi sono l’ossatura artistica, il pluralismo linguistico e la disposizione istituzionale di Arte Povera 2011, che vedrà circa 250 installazioni datate dal 1967 a oggi, accompagnate da sezioni speciali dedicate ad artisti europei e americani, alla fotografia, ai libri, alla multimedialità e al teatro, dispiegate negli spazi di architetture museali e di contesti urbani – si è aggiunta in extremis Bergamo alta – che ne presenteranno un allestimento caratterizzato e specifico, ognuno connaturato alla propria identità e ognuno ‘scosso’, come in quel lontano 1967, dal cambio di segno impresso all’arte dall’Arte Povera.
Valeria Santoleri
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Sede: Bari, Bergamo, Bologna, Milano, Napoli, Roma,Torino (si legga il programma
dettagliato sotto riportato)
Date: 24 Settembre 2011 – 11 Marzo 2012
Autori: Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio
Curatore: Germano Celant
Catalogo: in corso di pubblicazione
Editore: Electa
Info & Ufficio Stampa: ufficio stampa e comunicazione generali Electa: Monica Brognoli, Ilaria Maggi | Tel +39 02 21563250 | imaggi@mondadori.it | www.electaweb.it;
per le singole mostre: – Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli: Silvano Bertalot – media consultant | Tel +39.011.9565211 | cell +39.3387865367 | s.bertalot@castellodirivoli.org;
- Galleria nazionale d’arte moderna, Roma: Maria Mercede Ligozzi | Tel +39.06 32298212 | mariamercede.ligozzi@beniculturali.it | Laura Campanelli con Merilù Barbaro | Tel +39 06 32298328 | s-gnam.uffstampa@beniculturali.it;
- MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma: Beatrice Fabbretti, Annalisa Inzana, Chiara Capponi, Tel +39 06 3225178 | press@fondazionemaxxi.it;
- MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Bologna: Elisa Maria Cerra | Tel +39 051 6496653 – 6496608 | ufficiostampamambo@comune.bologna.it;
- MADRE – Museo d’Arte contemporanea DonnaREgina, Napoli: Tel +39 081 19978024;
- Triennale di Milano, Milano: Antonella La Seta, Alice Angossini, Marco Martello | Tel +39 02 72434.247/205 | press@triennale.it
Genere: Arte Contemporanea, Installazioni site specific
PROGRAMMA
24 settembre – 26 dicembre 2011
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Bologna
“Arte Povera 1968”
a cura di Germano Celant e Gianfranco Maraniello
6 ottobre 2011
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma
“Omaggio all’Arte Povera: Jannis Kounellis, Giuseppe Penone, Gilberto Zorio”
a cura di Anna Mattirolo e Luigia Lonardelli
8 ottobre 2011 – 19 febbraio 2012
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli
“Arte Povera international”
a cura di Germano Celant e Beatrice Merz
25 ottobre 2011 – 29 gennaio 2012
Triennale di Milano, Milano
“Arte Povera 1967-2010”
a cura di Germano Celant
7 dicembre 2011 – 4 marzo 2012
Galleria nazionale d’arte moderna, Roma
“Arte Povera alla GNAM”
a cura di Maria Vittoria Marini Clarelli e Massimo Mininni
15 dicembre 2011
Teatro Margherita, Bari
“Arte Povera in teatro”
a cura di Germano Celant
SCHEDE