dal 21.6.2012 al 4.11.2012 :: NEON. La materia luminosa dell’arte / MACRO, Roma

Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta dal 21 giugno al 4 novembre 2012 “NEON. La materia luminosa dell’arte”, la prima grande mostra internazionale in Italia dedicata al neon.
L’esposizione, ideata e curata da David Rosenberg per La Maison Rouge di Parigi, dove chiuderà a fine maggio, è co-curata al MACRO da Bartolomeo Pietromarchi, [...]

Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta dal 21 giugno al 4 novembre 2012 “NEON. La materia luminosa dell’arte”, la prima grande mostra internazionale in Italia dedicata al neon.
L’esposizione, ideata e curata da David Rosenberg per La Maison Rouge di Parigi, dove chiuderà a fine maggio, è co-curata al MACRO da Bartolomeo Pietromarchi, e sarà arricchita di nuove opere provenienti da collezioni pubbliche e private italiane.

Joseph Kosuth, “Neon”, 1965. Installazione polimaterica.

Negli ampi spazi della Sala Enel saranno in mostra circa settanta opere di più di cinquanta artisti per illustrare l’utilizzo del neon dagli anni Quaranta ad oggi.
Si inizia con Gyula Kosice, pioniere degli anni Quaranta-Cinquanta, si prosegue poi con artisti come Pier Paolo Calzolari, François Morellet, Maurizio Nannucci e Grazia Varisco per documentare l’evoluzione avuta negli anni Sessanta e Settanta; le opere di Dan Flavin, Joseph Kosuth, Mario Merz e Bruce Nauman e altri testimoniano gli anni Ottanta e Novanta, fino ai contemporanei Tracey Emin, Claire Fontaine, Piero Golia, Jason Rhoades, Pascale Marthine Tayou, Vedovamazzei.
Il termine neon deriva dalla parola greca “neos” (nuovo) ed indica un elemento chimico della famiglia dei gas così detti nobili. Inodori e incolori, questi gas producono sotto pressione una luce colorata, quando vengono attraversati da un campo elettrico. Esattamente cento anni fa, nel 1912 il fisico e chimico francese Georges Claude sviluppa il primo tubo a neon. Pochi anni dopo, nel 1923 Claude ottiene il brevetto negli Stati Uniti e vende le due prime insegne luminose alla compagnia Packard.
Il neon in appena trent’anni dalla sua invenzione, è passato da uno stato di pura scoperta scientifica, destinata ad un uso urbano e commerciale, ad una vera e propria “materia dell’arte contemporanea”.
Nel 1946 Gyula Kosice utilizza per la prima volta il neon nell’opera Structure luminique Madi, seguito da Lucio Fontana che in occasione della Triennale di Milano del 1951 presenta la prima opera d’arte realizzata completamente con il neon, Struttura al Neon, una scultura luminosa sospesa.
Agli inizi degli anni Sessanta in Francia, in Grecia e negli Stati Uniti artisti come François Morellet, Stephen Antonakos, Bruce Nauman e Keith Sonnier cominciano ad usare il neon nelle loro opere plastiche e performance.
Allo stesso tempo, Dan Flavin inizia ad impiegare un tipo specifico di lampada, un tubo fluorescente prodotto in maniera industriale, nei suoi lavori. Le opere di quest’epoca hanno come denominatore comune il carattere astratto.
Nella metà degli anni Sessanta il neon assume dei significati linguistici con le “tautologie” di Joseph Kosuth e, qualche anno dopo, tramite le prime “scritture” di Maurizio Nannucci che realizza parole e frasi, associando colore, segno e significato, mentre Mario Merz e Pier Paolo Calzolari integrano scritte o cifre in neon nelle loro installazioni.
Il progetto espositivo, che esplora il concetto di luce ed energia nel linguaggio dell’arte, verrà realizzato con il sostegno di Enel. Con questa scelta, l’azienda riconferma il proprio sostegno all’arte e alla cultura nelle sue diverse forme ed espressioni.
Il MACRO collabora infatti da tre anni con l’azienda, che ha scelto di sposare il linguaggio dell’arte, in primo luogo attraverso l’ideazione del progetto Enel Contemporanea e poi lavorando a fianco di importanti istituzioni a beneficio della collettività.
Enel celebra quest’anno i suoi primi 50 anni, una tappa importante nel percorso di un’azienda che ha contribuito a fare la storia d’Italia. Mantenendo sempre un legame molto forte con il proprio passato e la propria tradizione, Enel è allo stesso tempo rivolta al futuro e alle nuove sfide dell’energia. Anche per questo ha scelto di avvicinarsi al mondo dell’arte contemporanea, per la sua capacità di esprimere e trasmettere i valori di innovazione, attenzione all’ambiente e internazionalità che oggi costituiscono le tre direttrici fondamentali su cui si gioca la sfida di un futuro sostenibile e che in questo momento ben rappresentano il percorso di sviluppo di Enel.

Artisti in mostra (selezione):
Jean-Michel Alberola (nato nel 1953 a Saïda, Algeria)
Stephen Antonakos (nato nel 1926 a Laconia, Grecia)
John Armleder (nato nel 1948 a Ginevra, Svizzera)
Olivo Barbieri (nato nel 1954 a Carpi, Emilia-Romagna)
Massimo Bartolini (nato nel 1962 a Cecina, Toscana)
Jean-Pierre Bertrand (nato nel 1937 a Parigi, Francia)
Pierre Bismuth (nato nel 1963 a Neuilly-sur-Seine, Francia)
Stefan Brüggemann (nato nel 1975 a Mexico City, Messico)
Marie José Burki (nata nel 1961 a Bienna, Svizzera)
Pier Paolo Calzolari (nato nel 1943 a Bologna)
Claire Fontaine (collettivo fondato nel 2004, attivo a Parigi)
Martin Creed (nato nel 1968 a Wakefield, Regno Unito)
Cédric Delsaux (nato nel 1974 a Parigi, Francia)
Laddie John Dill (nato nel 1943 a Long Beach, California, USA)
Tracey Emin (nata nel 1963 a Croydon, Regno Unito)
Spencer Finch (nato nel 1962 a New Haven, Connecticut, USA)
Dan Flavin (nato nel 1933 a Jamaica, Queens, New York, USA e morto nel 1996 a Riverhead, New York, USA )
Michel François (nato nel 1956 a Saint-Trond, Belgio)
Piero Golia (nato nel 1974 a Napoli)
Douglas Gordon (nato nel 1966 a Glasgow, Scozia)
Laurent Grasso (nato nel 1972 a Mulhouse, Francia)
Shilpa Gupta (nata nel 1976 a Bombay, India)
Christian Jankowski (nato nel 1968 a Göttingen, Germania)
Gyula Kosice (nato nel 1924 a Košice, Slovacchia)
Joseph Kosuth (nato nel 1945 a Toledo, Ohio, USA)
Piotr Kowalski (nato nel 1927 in Polonia e morto nel 2004 a Parigi, Francia)
Sigalit Landau (nata nel 1969 a Gerusalemme, Israele)
Bertrand Lavier (nato nel 1949 a Châtillon-sur-Seine, Francia)
Glenn Ligon (nato nel 1960 nel  Bronx,  New York, USA)
Adam McEwen (nato nel 1965 a Londra, Regno Unito)
Mario Merz (nato nel 1925 a Milano e morto nel 2003 a Torino)
François Morellet (nato nel 1926 a Cholet, Francia)
Andrea Nacciarriti (nato nel 1976 a Ostra Vetere, Marche)
Maurizio Nannucci (nato nel 1939 a Firenze)
Bruce Nauman (nato nel 1941 a Fort Wayne, Indiana, USA)
Fritz Panzer (nato nel 1945 a Judenburg, Austria)
Anne e Patrick Poirier (nata nel 1941 a Marsiglia, nato nel 1942 a Nantes, Francia)
Fernando Prats (nato nel 1967 a Santiago del Cile, Cile)
Riccardo Previdi (nato nel 1974 a Milano)
Delphine Reist (nata nel 1970 a Sion, Svizzera)
Jason Rhoades (nato nel 1965 a Newcastle, California, USA e morto nel 2006 a Los Angeles, California, USA)
Pietro Roccasalva (nato nel 1970 a Modica, Sicilia)
Jamie Shovlin (nato nel 1978 a Leicester, Regno Unito)
Keith Sonnier (nato nel 1941 a Mamou, Louisiana, USA)
Pascale Marthine Tayou (nato nel 1967 a Yaoundé, Camerun)
Massimo Uberti (nato nel 1966 a Brescia)
Grazia Varisco (nata nel 1937 a Milano)
Vedovamazzei (collettivo fondato nel 1991, Italia)

Roma, aprile 2012

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Info & link:

a cura di David Rosenberg e Bartolomeo Pietromarchi
21 giugno – 4 novembre 2012
MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, Sala Enel – via Nizza, 138
Main sponsor: Enel

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