dal 17.12.2009 al 28.3.2010 :: Arte Povera: energia e metamorfosi dei materiali / Villa Menafoglio Litta Panza, Biumo (Varese)

Dopo il successo dell’esposizione Giorgio Morandi: Collezionisti e amici realizzata grazie alla collaborazione tra Villa e Collezione Panza e il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, continua il sodalizio tra le due istituzioni, con la mostra Arte Povera: energia e metamorfosi dei materiali. Dal 17 dicembre 2009 al 28 marzo [...]

Dopo il successo dell’esposizione Giorgio Morandi: Collezionisti e amici realizzata grazie alla collaborazione tra Villa e Collezione Panza e il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, continua il sodalizio tra le due istituzioni, con la mostra Arte Povera: energia e metamorfosi dei materiali. Dal 17 dicembre 2009 al 28 marzo 2010, nelle Scuderie e nelle sale di Villa e Collezione Panza a Varese, saranno esposte oltre 20 opere – tra cui spettacolari installazioni – appartenenti alle Collezioni del Mart.

L’Arte Povera, movimento artistico italiano riconosciuto a livello internazionale come uno dei più importanti nelle avanguardie del XX secolo, verrà indagato attraverso i suoi protagonisti nelle sale di Villa Panza.
Installazioni esemplari come quelle composte con legni di recupero, ferro e carbone di Jannis Kounellis (Senza titolo, 1989 e Senza titolo, 1991); gli igloo di fascine, vetro e neon di Mario Merz, le cui installazioni riportano alla memoria archetipi primordiali (Chiaro Oscuro 1983); l’Orchestra di stracci 1968 di Michelangelo Pistoletto, noto per i suoi quadri specchianti come l’Autoritratto del 1962, oppure I lottatori di Giulio Paolini del 1985, il cui lavoro si distingue per l’arte della citazione e il dialogo con l’antico, mentre fra le opere di Alighiero Boetti è presente, fra le altre, uno dei suoi celebri arazzi ricamati del 1989. Nelle opere gli elementi naturali e i materiali industriali sono liberamente combinati e accostati per creare inediti rapporti significanti, come in quelle di Gilberto Zorio, Giuseppe Penone e Giovanni Anselmo.
La mostra, grazie a un suggestivo allestimento, si snoda, oltre che nel grande spazio delle Scuderie, anche in alcune sale della Villa, creando un innovativo e singolare dialogo con la collezione Panza.
Secondo il suo primo e principale teorico, Germano Celant, che per il termine si ispirò al Teatro povero di Grotowski, l’Arte Povera consiste essenzialmente “nel ridurre ai minimi termini, nell’impoverire i segni, per ridurli ai loro archetipi”.

Il termine compare negli anni Sessanta per definire la tendenza propria di alcuni artisti italiani, ma anche stranieri, ad ampliare il campo dei linguaggi espressivi, adottando materiali inconsueti. I mezzi espressivi tradizionali – pittura e scultura – vengono sostituiti da nuove forme e modalità di espressione che si servono di materiali comunemente “non artistici”, “poveri”. Materiali che possono essere naturali e organici – legno, pietra, terra, vegetali -oppure di produzione industriale – stracci, plastica, neon, scarti industriali – assunti nella loro forma primaria e immediata, spesso proposti sotto forma di installazioni.
I materiali quotidiani delle opere si contrappongono a quelli “ricchi” della società dei consumi, scelti negli stessi anni dagli artisti della Pop art. L’Arte Povera si colloca solo in parte su posizioni critiche e dissacratorie: è animata, piuttosto, dal desiderio di riscoprire i valori primari dell’uomo, come il senso della terra, della natura, dell’energia pura, della storia. A queste intenzioni si aggiunge la volontà di indagare i rapporti tra il soggetto e la realtà, dominati dai meccanismi della società moderna, andare contro la concezione di unicità e irripetibilità dell’opera d’arte, auspicare una fusione tra arte e vita.
La mostra rientra in un progetto pluriennale di collaborazione scientifica ed espositiva tra Villa e Collezione Panza del FAI e il Mart di Rovereto. A Villa Panza, che Giuseppe Panza di Biumo ha donato al FAI, la Fondazione ha deciso di perseguire un percorso rivolto allo studio e alla valorizzazione delle raccolte d’arte, in particolare si è scelto di esplorare le intricate e affascinanti vicende del collezionismo del XX secolo confluite, in questo caso, in un prestigioso spazio pubblico.
La mostra è a cura di Gabriella Belli, Direttore del Mart e di Anna Bernardini, Responsabile scientifico e organizzativo di FAI Villa e Collezione Panza.

Gabriella Belli

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Sede: Villa Menafoglio Litta Panza, Piazzale Litta 1, Biumo – Varese
Date: 17 dicembre 2009 – 28 marzo 2010
Orari: tutti i giorni h. 10.00/18.00; escluso i lunedì non festivi; ultimo ingresso h. 17.30
(possono variare, verificare sempre via telefono)
Vernissage: 16 dicembre, ore 12
Autori: Giovanni Anselmo , Pier Paolo Calzolari , Jannis Kounellis , Mario Merz ,
Giulio Paolini , Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto , Gilberto Zorio
Curatore: Gabriella Belli, Anna Bernardini
Catalogo: Contributo critico di Giorgio Verzotti e schede scientifiche di Daniela Ferrari
Editore: Silvana Editore
Biglietti: (Comprendente mostra, Villa e Collezione Permanente): Adulti
10 euro, ridotti (bambini 4-12 anni) 5 euro. Studenti fino a 25 anni: 5 euro. Aderenti FAI: 2 euro
Nota: Evento realizzato con il contributo della Regione Lombardia e della Provincia di Varese, di UBI- Banca Popolare di Bergamo e con il patrocinio del Comune di Varese
Info: Tel +39 0332 283960 |  http://www.fondoambiente.it | faibiumo@fondoambiente.it
Ufficio Stampa: Ufficio Stampa FAI:ufficiostampa@novellamirri.it ; s.biagioni@fondoambiente.it
Genere: Arte Contemporanea, collettiva
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