Anche quest’anno scopriamo interessanti iniziative nel contesto di Asian Art in London.
La manifestazione che celebra la sua sedicesima edizione si presenta come un’ ulteriore occasione per conoscere meglio le figure chiave del panorama artistico asiatico.
Yudi Sulistyo, “Home serie Wooden boxe”.
Tra le proposte da segnalare l’intervento di One East Asia che, in collaborazione con la curatrice Viv Lawes, in Squaring the circle: Contemporary Southeast Asian art, riunisce sotto il comune denominatore otto artisti provenienti dal Sud-Est Asiatico.
Gli artisti scelti, che rappresentano Singapore, Malesia, Indonesia e Filippine, presentano opere che testimoniano una grande varietà di pratiche artistiche come risultato di un singolare contesto socioculturale. Le scelte estetiche e narrative dei lavori esposti rispondono, infatti, a diverse identità storiche e nazionali, dove si riflettono anche reminiscenze di passati coloniali e differenti maniere di digerire la crescente globalizzazione dell’area Sud Est asiatica.
L’esposizione messa a punto da One East Asia non vuole essere però spunto per una catalogazione regionale, al contrario, la varietà presentata vuole sottolineare il continuo scambio intellettuale e l’influenza reciproca che vede coinvolti questi paesi.Si propone, quindi, di rompere le barriere e andare oltre i limiti geografici per creare un’unica identità culturale sud-est asiatica, caratterizzata da una vibrante pluralità di voci e da una grande ricchezza creativa, che mantiene vive le proprie origini pur aprendosi a nuove sperimentazioni.
Andrés Barrioquinto, “The Wedding Present”.
Tra gli artisti proposti troviamo Hong Sek Chern, artista originaria di Singapore, che utilizzando e rivisitando la tecnica della pittura tradizionale cinese, dipinge paesaggi urbani contemporanei e, attraverso la loro riconoscibilità, affronta il tema dell’interazione tra spazio e società che lo abita. In mostra si trova esposta una rappresentazione del quartiere Husby di Stoccolma, ispirato a un’immagine di Google Street View, che invita lo spettatore a riflettere sugli eventi del maggio 2013, quando quel quartiere divenne emblema della questione degli immigranti in una città fino ad allora tollerante.Yudi Sulistyo, artista nativo di Yogyakarta in Indonesia, presenta Wooden boxes, un lavoro che ha come oggetto d’investigazione il tema della casa come paradigma del bisogno di protezione e appartenenza dell’essere umano. Una piccola casa di carta, che simula il legno come materiale costruttivo, rappresenta la dimora nella sua versione più essenziale e, protetta da una teca di vetro, diventa simbolo di un’idea.
Originario della Malesia è invece Chang Fee Ming, artista che ritrae la vita quotidiana dei villaggi con lo spirito e il colore intenso della tradizione Batik.In Mostra ci sono anche le opere degli artisti Jane Lee, Lim Tiong Ghee, Teng Nee Cheong, Maria Indriasari e Andres Barrioquinto, che riunite danno luogo a una splendida occasione per dare voce a un’area geografia che in questo momento sta vivendo un intenso fermento creativo.
eleonora scherini
Info: Dal 31 Ottobre al 16 Novembre / Gallery 8, Duke Street, St. James, London (UK)
Tag:Arte Contemporanea, Installazioni
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